Descrizione
Il Contarini la fece costruire nel 1558 come attestato sull’architrave d’ingresso con le lettere romane MDLVIII, e fu la sua residenza di campagna lungo il fiume Brenta, per dirla col Palladio: “la qual cosa è molto comoda e bella perciocchè le entrate con poca spesa in ogni tempo si potranno nella Città [Venezia] condurre con le barche, e servirà a gli usi della casa, e degli animali, oltre che apporterà molto fresco la Estate”.
Villa Contarini, oggi è nominata “dei Leoni” grazie ai due leoni posti ai lati della scalinata centrale d’entrata realizzata nel XIX secolo.
Il complesso comprende, oltre alla Villa, la Barchessa e l'Oratorio.
Villa
La struttura è a pianta rettangolare e suddivisa su tre piani: un blocco cubico, tipico negli edifici coevi, parallelo alla strada, di modo che la dimensione della lunghezza della facciata principale risulti il doppio dell’altezza.
Una scalinata a gradoni porta nell’atrio del piano rialzato , il luogo dell’accoglienza: le finestre e le porte interne disposte sugli stessi assi ortogonali, di modo che “l’occhio, oltre alla bella veduta, corre per tutto liberamente, et i luoghi sono chiarissimi e pieni di sole”(Palladio).
Le stanze laterali sono i luoghi della conversazione, del gioco, del pranzo, della lettura e della musica disposte a sud per l’esposizione solare.
Nella facciata retrostante che guarda il giardino, una loggia a 5 arcate alleggerisce la struttura e, crea un ambiente adatto a godere del fresco e della natura, costituisce quindi il passaggio tra due ambienti scenici, la casa e il giardino.
L’interno è suddiviso in due piani nobili, un sottotetto e un seminterrato, quest’ultimo, un tempo con funzione di cucina e deposito di vivande, costituisce una specie di intercapedine che rende meno umidi i locali sovrastanti e innalza l’edificio rendendolo più visibile e maestoso.
Una scala principale interna porta al piano superiore, “el portego de sora”, un salone lungo quanto la profondità dell’edificio alle cui estremità le porte-finestre immettono ai poggioli, piccoli palchi esposti sul fiume e sul giardino.
Qui si svolgono le feste, i convivi e i sollazzi e attorno al salone le stanze del riposo.
All’ultimo piano “el solèr”, il solaio, con pavimento in assito, altezza ribassata e piccole finestre quadre. Vi dormiva la servitù - i famigli - quella stessa che di giorno occupa indaffarata la fucina degli odori e dei sapori, il seminterrato.
Gli interni ci sono giunti complessivamente spogli. Al secondo piano, è rimasto un grande lavabo in marmo rosso di Verona, è l’unico oggetto che risale all’epoca dei Contarini.
Nel 1582 Fe(de)rigo Contarini vende la Villa al duca Erich II del casato Brunswich-Luneburg, la Villa in seguito avrà vari proprietari fino ai Pisani i quali nel 1745 commissionano un ciclo di affreschi a Giambattista Tiepolo (1696 -1770), che si cimentò con un soggetto storico
celebrativo: la visita del re Enrico III di Valois nel 1574. Il re di Francia e Polonia infatti, quando giunse a Mira, volle a tutti i costi visitare la Villa. (iscrizione lapidea posta sulla facciata a celebrare la visita del Re).
Purtroppo gli affreschi furono strappati nel 1893 e venduti ai coniugi e collezionisti francesi Nèlie Jacquemart e Edouard André. Oggi si trovano conservati nel prestigioso Museo Jacquemart-André di Parigi. Ma dal 2018 gli affreschi si possono ancora ammirare in Villa, anche se in versione non originale. Grazie ad un accordo fra l’Amministrazione Comunale e il Museo Jacquemart-André di Parigi, gli affreschi sono ricomparsi utilizzando una tecnica basata sul trasferimento digitale dell’immagine su una superficie materica (Tatoowall).
La riproduzione del ciclo di affreschi del Tiepolo ha portato alla rimozione nel salone delle opere di Vittorio Basaglia (1936-2005), che nel 1984 aveva reinterpretato con una sensibilità sociale e un linguaggio nuovo gli affreschi del Tiepolo dipingendo con l’aiuto dei suoi allievi, ben sette oli su tavola. Ora le sue opere sono state collocate in una sala dedicata al primo piano.
L’Oratorio della fine del XVII secolo è stato restaurato nel 1982 e nel 1987 dopo essere stato gravemente danneggiato dal terremoto del 1976, oggi è utilizzato per cerimonie ed esposizioni artistiche.
Il Parco originariamente era molto esteso ed era famoso per le sue piante ed essenze rare, oggi è adibito a parco pubblico.
La Barchessa è stata restaura fra il 1983 e il 1988 è diventata il Teatro comunale di Mira.
Villa dei Leoni è proprietà del Comune di Mira dal 1921. Nel tempo ebbe veri funzioni: nel 1955 fu utilizzata come scuola elementare e successivamente furono realizzate in questo luogo anche le prime docce pubbliche, è stata per alcuni anni sede della Biblioteca Comunale e degli uffici demografici. L'ultimo restauro è terminato nel 2008.
Villa dei Leoni è ancora oggi proprietà del Comune e viene utilizzata per esposizioni ed eventi.
Cronologia
- 1558 Il nobilhomo Fe(de)rigo dei Contarini di S. Luca termina la costruzione della propria casa di campagna
- 1574 27 luglio - Il Re di Francia Enrico III in visita alla Villa
- 1582 Nuovo proprietario il duca Erich II di Brunswich-Lüneburg
- 1585 (?) Subentrano nella proprietà per 10 anni i nobili Trevisan di S. Basilio
- 1595 Nuovo acquirente è Thomaso del ramo dei Contarini del Zaffo
- 1620 Il palazzo passa a Vincenzo dei Pisani di S. Maria del Giglio
- 1627-1775 La proprietà resta nelle mani dei primogeniti della casa Pisani
- 1687-1709 ca. Il palazzo subisce un radicale intervento di ristrutturazione
- 1745-1750 L’ampio salone è affrescato da Gianbattista Tiepolo
- 1775 -1854 Mediante matrimonio i beni passano ad Almorò Alvise dei Pisani di S. Stefano
- 1854 Nuovo proprietario è il conte imperiale Carlo Gorzkowschy, governatore militare di Venezia
- 1858 Muore Carlo Gorzkowschy e la proprietà passa al cugino cav. Giuseppe Lewickj di Leopoli
- 1872 I beni sono acquistati dal commendatore Demetrio Homero possidente triestino
- 1893 I coniugi Edouard André e Nélie Jacquemart comperano gli affreschi del Tiepolo per 30.000 lire e li trasferiscono nel loro palazzo parigino
- 1901-1909 Nella proprietà si susseguono il conte Giovanni Ninni di Treviso e il conte Giovanni Rambaldo Maria Collalto
- 1910 Il Ministero della Pubblica Istruzione dichiara l’edificio Monumento Nazionale
- 1921-1977 Il Comune di Mira acquista il complesso e diventa polo scolastico
- 1925-1936 Viene edificato il Parco delle Rimembranze frazionando parte del parco della Villa
- 1981-1988 Restauro dell’Oratorio e della Barchessa, nuovo Teatro Comunale. Vittorio Basaglia e allievi realizzano sette dipinti per la Villa
- 1978-2001 La Villa ospita alcuni uffici amministrativi del Comune e la Biblioteca
- 1998-2008 Interventi a più stralci per il consolidamento e restauro architettonico
- 2008 17 ottobre inaugurazione del “nuovo” Palazzo, location di mostre ed eventi.
The Villa, overlooking the Naviglio del Brenta, was the residence of the Venetian nobleman and Procurator of San Marco Fe(de)rigo Contarini.
Contarini had it built in 1558 as attested on the entrance lintel with the Roman letters MDLVIII, and it was his country residence along the Brenta river, to quote Palladio: "which is very comfortable and beautiful because the entrances with little expense at any time they can be brought to the City [Venice] by boats, and will be used for the purposes of the house, and of the animals, as well as making the Summer very fresh ”.
Villa Contarini, today is named "dei Leoni" thanks to the two lions placed on the sides of the central entrance staircase built in the nineteenth century.
The complex includes, in addition to the Villa, the Barchessa and the Oratory.
Villa
The structure has a rectangular plan and is divided over three floors: a cubic block, typical of contemporary buildings, parallel to the road, so that the length of the main facade is double the height.
A stepped staircase leads to the atrium on the mezzanine floor, the reception area: the windows and internal doors arranged on the same orthogonal axes, so that "the eye, in addition to the beautiful view, runs freely, and places are very clear and full of sun ”(Palladio).
The side rooms are the places for conversation, play, lunch, reading and music arranged to the south for sun exposure.
In the rear facade overlooking the garden, a 5-arched loggia lightens the structure and creates an environment suitable for enjoying the coolness and nature, thus constituting the transition between two scenic environments, the house and the garden.
The interior is divided into two noble floors, an attic and a basement, the latter, once serving as a kitchen and food storage, constitutes a kind of cavity that makes the rooms above it less humid and raises the building making it more visible and majestic.
A main internal staircase leads to the upper floor, "el portego de sora", a hall as long as the depth of the building, at the ends of which the French windows lead to the balconies, small boxes facing the river and the garden.
Here the parties, the banquets and the amusements take place and around the hall the rooms of rest.
On the top floor "el solèr", the attic, with planking flooring, lowered height and small square windows. The servants slept there - the servants - the same one who during the day occupies the forge of smells and flavors, the basement.
The interiors have reached us overall bare. On the second floor, there is a large sink in red Verona marble, it is the only object that dates back to the Contarini era.
In 1582 Fe (de) rigo Contarini sells the Villa to Duke Erich II of the Brunswich-Luneburg family, the Villa will later have various owners up to the Pisans who in 1745 commissioned a cycle of frescoes to Giambattista Tiepolo (1696 -1770), who he tried his hand at a celebratory historical subject: the visit of King Henry III of Valois in 1574. The king of France and Poland, in fact, when he arrived in Mira, wanted to visit the Villa at all costs. (stone inscription placed on the facade to celebrate the visit of the King).
Unfortunately the frescoes were torn up in 1893 and sold to the French spouses and collectors Nèlie Jacquemart and Edouard André. Today they are kept in the prestigious Jacquemart-André Museum in Paris. But from 2018 the frescoes can still be admired in the Villa, even if in non-original version. Thanks to an agreement between the Municipal Administration and the Jacquemart-André Museum in Paris, the frescoes have reappeared using a technique based on the digital transfer of the image onto a material surface (Tatoowall).
The reproduction of Tiepolo's fresco cycle led to the removal of the works of Vittorio Basaglia (1936-2005) in the hall, who in 1984 had reinterpreted Tiepolo's frescoes with a social sensitivity and a new language, painting with the help of his pupils , seven oils on wood. Now his works have been placed in a dedicated room on the first floor.
The late seventeenth-century Oratory was restored in 1982 and 1987 after being severely damaged by the 1976 earthquake, and is now used for ceremonies and art exhibitions.
The park was originally very extensive and was famous for its rare plants and essences, today it is used as a public park.
The Barchessa was restored between 1983 and 1988 and became the Municipal Theater of Mira.
Villa dei Leoni has been owned by the Municipality of Mira since 1921. Over time it had real functions: in 1955 it was used as an elementary school and later the first public showers were also built in this place, it was for some years the seat of the Municipal Library and offices demographic. The last restoration was completed in 2008.
Villa dei Leoni is still owned by the Municipality and is used for exhibitions and events.
Chronology
- 1558 The nobleman Fe (de) rigo dei Contarini di S. Luca completes the construction of his country house
- 1574 July 27 - The King of France Henry III visits the Villa
- 1582 Duke Erich II of Brunswich-Lüneburg is the new owner
- 1585 (?) The noble Trevisan di S. Basilio take over the property for 10 years
- 1595 New buyer is Thomaso of the Contarini del Zaffo branch
- 1620 The palace passes to Vincenzo dei Pisani of S. Maria del Giglio
- 1627-1775 The property remains in the hands of the firstborn of the Pisani house
- 1687-1709 ca. The building undergoes a radical renovation
- 1745-1750 The large hall is frescoed by Gianbattista Tiepolo
- 1775 -1854 By marriage the assets pass to Almorò Alvise dei Pisani di S. Stefano
- 1854 The new owner is the imperial count Carlo Gorzkowschy, military governor of Venice
- 1858 Carlo Gorzkowschy dies and the property passes to his cousin Cav. Joseph Lewickj of Lviv
- 1872 The assets are purchased by Commendatore Demetrio Homero, owner of Trieste
- 1893 The spouses Edouard André and Nélie Jacquemart buy Tiepolo's frescoes for 30,000 lire and move them to their Parisian palace
- 1901-1909 Count Giovanni Ninni of Treviso and Count Giovanni Rambaldo Maria Collalto follow one another on the property
- 1910 The Ministry of Education declares the building a National Monument.
- 1921-1977 The Municipality of Mira buys the complex and becomes a school center
- 1925-1936 The Parco delle Rimembranze is built by dividing part of the park of the Villa
- 1981-1988 Restoration of the Oratory and Barchessa, new Municipal Theater. Vittorio Basaglia and pupils made seven paintings for the Villa
- 1978-2001 The Villa houses some administrative offices of the Municipality and the Library.
- 1998-2008 Interventions in several sections for architectural consolidation and restoration,
Galleria immagini
Indirizzo
Riviera Silvio Trentin, 5 - Mira Taglio
Contatti
Modalità d'accesso
Oratorio su prenotazione per cerimonie ed esposizioni artistiche.
Parco aperto al Pubblico
Oratory on reservation for ceremonies and art exhibitions.
Park open to the public
Ulteriori informazioni
Come arrivare / How to get
Percorrendo la Riviera Silvio Trentin, superando la chiesa di San Nicolò, in direzione Padova, si incontra sulla destra Villa dei Leoni.
Traveling along the Silvio Trentin Riviera, passing the church of San Nicolò, towards Padua, you will find Villa dei Leoni on the right.
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